Le conferenze in diretta di Roberto Pérez

Le maschere delle paure

La sesta conferenza del ciclo “9 Conferenze online di Roberto Perez” si terrà

giovedì 21 marzo 2024

e avrà come tema: Le Maschere delle Paure, come nascondiamo le nostre paure

Uno studio antropologico sugli atteggiamenti fondamentali che riflettono le maschere in cui si nascondono le paure di tutti gli esseri umani. Uno sguardo profondo alle diverse aree della coscienza, all’interattività e a come rilasciare gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento di un processo di interazione della coscienza, consentendo alla persona di essere più integrata.

Riconoscere le nostre paure

In questa conferenza cercheremo di comprendere come la paura condiziona l’intero processo della vita di una persona.

Quando si parla di paura bisogna sempre ricordare che si tratta di un’istanza insita nella condizione umana e che l’arte di vivere non consiste nel non avere paura, ma nell’imparare a riconoscerla. 

La paura non è un nemico, anzi, le situazioni che ci fanno paura sono opportunità di apprendimento che mettono alla prova la nostra coerenza personale.

La paura è come il drago delle favole, quell’essere vivo e minaccioso che dobbiamo affrontare per andare oltre, per raggiungere il luogo in cui si trova il tesoro, oppure l’amore.

L’arte di vivere non è “non avere paura”, ma cercare di riconoscere le nostre paure, affrontarle e non lasciarci governare da esse. 

L’Amore è coraggio

L’ingrediente segreto è l’Amore, la vera essenza del coraggio, la forza del cuore. La paura nasconde e tace; l’amore si apre e parla.

L’amore anela sempre alla pienezza, cerca sempre il pieno sviluppo. Invece la paura paralizza e si nasconde dietro pseudo-assicurazioni che ci danno una sorta di sicurezza apparente.

Governare la paura significa rendere libere le nostre decisioni e scelte. Nella misura in cui siamo governati dalla paura, le nostre scelte non ci faranno crescere, ma serviranno solo a preservare le nostre sicurezze.

Ci sono tre maschere fondamentali, tre atteggiamenti che mettiamo in campo nelle tre aree della vita, sentire, pensare e agire, quando siamo paralizzati nella paura: l’attaccamento, la rigidità e la sfiducia.

La maschera della rigidità

La rigidità nella sfera mentale è un modo chiuso di vedere.

La persona rigida ha sempre paura, perché preferisce mantenere il suo modo di vedere le cose piuttosto che aprirsi al cambiamento o ascoltare ciò che un altro dice o pensa.

Quando la persona è rigida nell’area della mente si chiude ideologicamente. Pertanto, l’ideologia è una chiusura nel vedere la realtà: “La penso così e basta!”

A volte questa avversione al cambiamento si manifesta con l’affermazione: “Non posso”, fingendosi vittima delle situazioni e alzando un muro per non cambiare; altre volte si nasconde dietro le abitudini e il conformismo.

La maschera dell’attaccamento

La maschera dell’attaccamento è emotiva e crea la dipendenza.

• Si può essere attaccati alle illusioni, desiderando continuamente ciò che non è e vivendo delusi dalla realtà;
• si può essere attaccati alle soddisfazioni, cercando una felicità fittizia fatta di gratificazioni superficiali e vivendo nella frustrazione quando la vita, secondo noi, ci è nemica;
• si può essere attaccati al bisogno di sicurezza, che ci impedisce di fare qualsiasi passo fino a quando tutto non sarà sotto controllo e previsto nei minimi dettagli.

La maschera della sfiducia

La terza maschera della paura è la sfiducia in se stessi, che alimenta la paura di sbagliare, l’indecisione, l’incertezza, l’insicurezza, e infine la paura di perdere l’amore e il riconoscimento dell’altro.

Una storia a lieto fine

C’è una bella storia che ci insegna come uscire dalla prigione della paura.

“Un uccellino viveva su un albero secco in una zona desertica. Era difficile per lui procurarsi il cibo, tuttavia su quell’albero si sentiva bene, perchè rappresentava il mondo conosciuto, la sua zona di sicurezza. Non si sarebbe mai spostato di lì, se non ché un giorno arrivò un vento così forte da abbattere l’albero. Fu costretto ad andare in cerca di un altro albero e giunse così in una foresta carica di alberi pieni di frutti”.

Che cosa significa? Che spesso sostenere la paura (non posso, non ce la farò, perderò quel poco che ho, ecc) non produce altro risultato che inaridire la vita e ci impedisce di esplorare nuovi territori che, invece, potrebbero essere carichi di frutti gustosi e nutrienti.

Chi è Roberto Pérez

Roberto Pérez, argentino, ambasciatore della pace, teologo, filosofo e antropologo, è uno dei massimi esponenti mondiali dello studio e della divulgazione dell’Enneagramma come strumento per la conoscenza di sé e lo sviluppo della coscienza individuale e collettiva.
Si dedica dall’inizio degli anni ’90 alla ricerca antropologica attraverso lo studio dell’etica, delle culture e delle religioni comparate, nonché a ricerche sulla simbologia, i Tarocchi come strumento di evoluzione personale e spirituale, la psicologia del profondo e il contatto con il misticismo andino.
Tiene corsi e conferenze in tutta l’America Latina, in Europa e negli Stati Uniti.

Chi è Lorenza Bonazzoli

Lorenza Bonazzoli è counselor a indirizzo gestaltico e formatrice di Enneagramma con formazione nazionale e internazionale.

Ha completato il percorso formativo presso la Scuola di Roberto Pérez conseguendo l’abilitazione ad insegnare il metodo di Lettura dell’Enneagramma personale.

La collaborazione con Roberto la vede anche come traduttrice di seminari e conferenze, online e in presenza, per il pubblico italiano.

Modalità e costi

OFFERTA SPECIALE

Le attività di ROBERTO PÉREZ ITALIA comprendono anche un corso di formazione per apprendere il Metodo originale di Lettura dell’Enneagramma personale con Lorenza Bonazzoli, formatrice abilitata dalla scuola argentina di Roberto Pérez.