“La paura è come un fantasma che ci assomiglia in tutto e per tutto e che impercettibilmente prende il nostro posto nei momenti della vita, lì dove siamo, e se non stiamo attenti ci sostituisce completamente agli occhi di noi stessi e del mondo. Come un seme che attecchisce comincerà a germogliare e a portare i frutti che corrispondono alla sua specie: solitudine, dolore, disperazione, gelosia, rabbia, confusione, amarezza, risentimento, insicurezza.
Follie.
Che dimorando stabilmente in noi, alla fine, ci sostituiscono, imprigionando il nostro cuore in una maschera di ferro.
Ma…ad un certo punto della nostra vita potrebbe nascere il desiderio di scoprire qualcosa di nuovo, che sembra essere fuori di noi, ma in realtà è dentro, e di cercarlo, questo qualcosa, con la gioia infantile degli inizi, che ci fa saltellare come bambini e ci fa vedere la nostra vita, esattamente quella di prima, da un nuovo punto di vista. Questo è l’effetto dello scampato pericolo, e della speranza che ne è figlia.”

La mia storia d’amore con l’Enneagramma inizia proprio a questo punto, ma mi rendo conto che era già scritta da qualche parte dentro di me. Se torno col ricordo alla mia gioventù mi accorgo che le Meccaniche Celesti di Battiato hanno sempre acceso la mia fantasia e le mie emozioni.

Un bel giorno la vita trasforma il mio lavoro a tempo pieno in un part-time e mi iscrivo al mio primo corso per operatore olistico. Il colpo di fulmine è immediato, potente, direi sconvolgente e da allora l’Enneagramma riempie la mia vita come un destino inoppugnabile, irrinunciabile, assoluto. Frequento corsi su corsi, macino libri su libri, traduco testi stranieri, scrivo persino un romanzo sui personaggi delle fiabe rivisti nell’ottica dell’Enneagramma, affinché nessuna parte delle mie giornate possa essere sprecata in altro. E quella che all’inizio era “solo” una grande passione diventa nel cammino la mia vera fonte di trasformazione e poco per volta cambio, mi trasformo, mi alleggerisco di antichi fardelli e mi sento più viva, completa e felice.

Nasce allora in me il desiderio di trasmettere ad altri le mie conoscenze ed esperienze, di offrire agli altri una speranza, perché ora che l’ho provato sulla mia pelle so che questo antico e magico strumento può davvero aiutarci a vivere meglio.

Perché alla fine ognuno possa arrivare a dire… “Ed ora sparisci, fantasma della paura, questa non è la tua casa perché qui vive e stupisce la meraviglia.”

Sin da quando ero adolescente mi sono avvicinata alla danza e per me è stata come una rivelazione. Ho subito percepito questa splendida arte intimamente e profondamente connessa a me, mentre danzavo ogni cellula del mio corpo aveva la possibilità di esprimersi e mi sentivo collegata all’universo. Questo interesse per l’espressività corporea è poi confluito in studi specifici e così, dopo essermi laureata in pedagogia ad indirizzo psicologico, ho subito intrapreso la formazione come psicomotricista in ambito educativo e di aiuto. Nel 2002 è avvenuto l’incontro con le danze meditative e successivamente con le danze di preghiera e dei fiori di Bach che mi hanno permesso di approfondire ulteriormente quanto la danza sia ricerca di sé e favorisca armonia, cura, consapevolezza e autenticità.

La formazione successiva che ho intrapreso come counselor olisitico ha contribuito ad affinare competenze nella relazione di aiuto e ad integrare le pregresse formazioni. 

Mi sento grata per questa possibilità di continuare a danzare e far conoscere le danze meditative, di preghiera e dei fiori di Bach a chiunque abbia desiderio di sperimentarle. Danzare è per me un grande dono di amore che innalzo al cielo ringraziando di avermelo donato.